Sul set del film Matrimonio all’italiana: Sofia Loren con abito di Piero Tosi. Napoli, 16.4.1964

«Un aspetto caratteristico delle immagini proposte in mostra è la conciliazione tra lo stampo foto cronachistico dei reportage e l’incursione della moda che entra nell’immagine senza una vera e propria intenzionalità autoriale. Pais fotografa l’incedere rapido e continuo degli eventi nella Roma degli anni ’50 e ’60, fulcro e crocevia di mode, ma il suo interesse principale sono le persone, ciò che le persone fanno e nel ritrarle ritrae il costume del tempo. A volte libero e altre meno dal modello ideologico-informativo che i giornali con cui collabora perseguono e sempre lontano dai modelli della fotografia pictorialist stile Arturo Ghergo, Pais realizza immagini fotografiche in continuo dialogo tra la fotografia di moda e la fotografia di cronaca. [...]

 

Presumibilmente colpito dallo stile fotografico di altri colleghi, paradigma tra tutti è Federico Garolla che per le pagine de “L’Europeo” già negli anni ’50 «propone un nuovo tipo di rappresentazione nella moda portando le indossatrici per le strade, facendole posare accanto ai monumenti simbolo della cultura italiana, in una contaminazione fra linguaggio del reportage giornalistico e quello della fotografia di moda che avrà larga fortuna negli anni a venire», Rodrigo Pais realizza una serie di fotografie in strada, e per strada, che documentano puntualmente il flusso di mode e di costumi che caratterizzano il decennio degli anni ’60.

 

Così le vie e le piazze della capitale diventano per Pais la passerella ideale in cui coglie l’incedere dei costumi ogni volta che si presenta di fronte alla macchina fotografica con quella concretezza e tempestività che contraddistingue il mestiere di fotoreporter, lontano dalla mise en scene e dalla costruzione degli scatti in studio. [...]

 

La particolarità di alcune fotografie di Pais è quella di creare un filo d’unione tra l’effimero momento della ripresa cinematografica e la realtà. Così il personaggio interpretato da Sandra Milo nell’episodio «Una donna dolce, dolce» nel film «La donna è una cosa meravigliosa» (M. Bolognini, 1964), vestita con abiti di Piero Tosi, sembra essere un’elegante signora a passeggio tra i negozi di lusso di via Condotti. Inoltre, la fortuita presenza di una donna che indossa abiti dalle stesse fantasie dell’attrice presente sullo sfondo della fotografia, sottolinea ulteriormente la connessione tra realtà documentata, cinema e moda. La stessa sensibilità nel ritrarre il reale e le persone che lo abitano, spicca in una delle immagini realizzate sul set di «Matrimonio all’italiana» (V. De Sica, 1964) in cui Pais pone in primo piano la figura della diva ritratta di spalle, anche qui vestita con abiti di Piero Tosi, e predilige la rappresentazione frontale della folla presente durante le riprese, creando così una sapiente contaminazione tra finzione e realtà».

 

Glenda Furini, Pais, fotocronache di moda

in Rodrigo Pais, Sguardi sulla moda. Fotografie dagli anni Cinquanta, a cura di Guido Gambetta, Simona Segre-Reinach, Roma: Drago, 2022, pp. 83-85