La quarta sezione “Essere morti o essere vivi è la stessa cosa”, il cui titolo è una citazione tratta dal finale dell’episodio di La terra vista dalla luna, è dedicata alla morte di Pasolini e alla sua commemorazione negli anni successivi alla scomparsa.

 

Il funerale di Pier Paolo Pasolini si è svolto a Roma il 5 novembre 1975, Rodrigo Pais realizza in questa occasione un corposo fotoreportage di 143 scatti fotografici. Le immagini scorrono dall’interno all’esterno la camera ardente allestita presso la Casa della cultura in piazza Campo de’ Fiori. Molte persone sono presenti e la bara ricoperta di fiori è circondata dalla folla, si riconoscono molte personalità della cultura, amici, giunte a rendere omaggio a Pasolini: Laura Betti, Dacia Maraini, Ninetto Davoli, Franco e Sergio Citti, Bernardo Bertolucci, Francesco Rosi, Enzo Siciliano e naturalmente Alberto Moravia che legge l’orazione funebre.

L’ultima immagine della sezione è dedicata alla scultura commemorativa collocata lungo via dell'idroscalo nel Quartiere Lido di Ostia Ponente. 

 

“Lo scooter mi ha portato fino ad Ostia. La Cristoforo Colombo attraversa l’EUR, continua nella via del mare e capisci che Roma ha quel colore perché è una città di mare. Il sig. Pasolini mi aspetta ad Ostia. Senza neanche pensare vado dritto verso una parola: idroscalo. Il lungomare di Ostia finisce lì, in una strada stretta, appunto via dell’idroscalo. La strada è veramente stretta e la mia attenzione la uso per tenermi a distanza dalle auto che passano.

È lì che Pier Paolo Pasolini è stato trovato. Rovesciato con la faccia a terra.

Ma il mio occhio cerca una scultura bianca, che ho visto in molte foto e che è lì a ricordare quel 2 novembre 1975, dove l’esistenza di Pier Paolo Pasolini è arrivata alla fine nel modo più tragico.

Fermo lo scooter, cercando di non farmi investire e scendo. Vorrei superare la rete per andare più vicino ma resto lì, a guardare.”

Davide Toffolo, Pasolini, Coconino Press, Bologna, 2006.