L'Erbario secco di Ulisse Aldrovandi conta 5000 campioni distribuiti in 15 volumi, conservati presso l'Orto Botanico ed Erbario di Bologna. È di certo uno degli erbari più completi e particolari, non solo per quantità di esemplari conservati ma anche perché tra questi si trovano le prime testimonianze di specie introdotte dal Nuovo Mondo, così come di altre oggi non più esistenti o molto rare.
Si attribuisce a Luca Ghini, medico e botanico, fondatore degli orti botanici di Pisa e Firenze, il primo utilizzo dell’erbario secco come strumento di lavoro e scambio fra studiosi. Aldrovandi cominciò a curare la raccolta intorno agli anni '50 e proseguì fino alla sua morte. Il maggior valore della sua raccolta è dato dal gran numero di piante che lo compongono, dalla sua antichità e dalla cura con cui venne allestito.
Esplora online l'Erbario di Ulisse Aldrovandi: l'intera collezione di piante essiccate del XVI secolo è composta da oltre 5000 campioni suddivisi in 15 volumi rilegati, ogni volume comprende diverse centinaia di fogli sui quali sono incollate le piante.