Statuti et ordinationi dell’honoranda compagnia de’ Fabbri dell’inclita città di Bologna
Ms. membranaceo, secolo XVI (composto da 65 carte a stampa)
BUB, Ms. 4194
Manufatto al quale sono stati applicati i lacerti dei piatti decorati a secco e in oro. Cantonali in ottone muniti di bottone cavo e umbone in ottone anche inciso muniti di bottone cavo di recupero. Cornice e ampia losanga caratterizzate da arabeschi; fregio fitomorfo di foggia cuoriforme negli angoli interni dello specchio. Due fermagli. Dorso munito di cinque salienze. Carte di guardia bianche. Tagli rossi.
I fregi inducono e le note manoscritte inducono ad assegnare la legatura alla seconda metà del XVI secolo, eseguita a Bologna. In evidenza le borchie di recupero, i tagli rossi e il testo anche miniato.
LANCELLOTTI, GIOVANNI PAOLO, Institutionum iuris canonici libri quatuor
Venezia, Comin da Trino, 1563
BUB, A.M.ZZ.V.48
Cuoio di capra bruno su assi lignee smussate ai contropiatti in corrispondenza dei tagli, decorato a secco e in oro. Filetti concentrici. Cornice a filetto. Corolla stilizzata negli angoli esterni ripresa in foggia di serto ad affiancare la cartella centrale (40x30 mm) muta. Capitelli muniti di anima pelle allumata avvolta da fili in canapa e in seta rosa (tracce). Cucitura su tre nervi rilevati in pelle allumata. Indorsatura realizzata tramite alette membranacee orizzontali di recupero. Rimbocchi rifilati senza particolare cura. Carte di guardia bianche. Tagli dorati al piede; nome, cognome dell’autore e titolo dell’opera manoscritti al piede. Stato di conservazione: mediocre - discreto. Spellature al materiale di copertura dalla tonalità scolorita lungo il dorso, ivi parzialmente mancante nella porzione superiore e inferiore. Cerniere indebolite.
Il severo impianto ornamentale, i fregi e le note tipografiche propongono di assegnare la legatura al terzo quarto del XVI secolo, verosimilmente eseguita a Firenze. In evidenza i nervi in pelle allumata, l’indorsatura realizzata tramite alette membranacee orizzontali, gli estremi dell’opera al taglio di piede a testimoniare la collocazione del volume a piatto.
TAGLIAPIETRA, GIROLAMO, Summa diuinarum ac naturalium difficilium quaestionum Romae
Venezia, Donnino Pinzi, 1506
BUB, A.M.SS.II.9
Provenienza: Ulisse Aldrovandi
Cuoio di bazzana marrone su quadranti in cartone decorato a secco e in lega d’oro. Fasci di filetti concentrici. Coppia di cornici concentriche caratterizzate da arabeschi e da motivi orientaleggianti. Fregio fitomorfo negli angoli interni dello specchio, ripresi quattro volte addossati nella cartella centrale. Capitelli, indorsatura e rinnovati. Cucitura su tre nervi poco rilevati. Indorsatura rinnovata. Carte di guardia rifatte e coeve. Tagli rustici; al piede il titolo dell’opera e il cognome dell’autore manoscritti. Stato di conservazione: discreto. Volume restaurato.
L’impianto ornamentale, i fregi fitomorfi accantonati, del genere pure adottati dal Sanvito binder, la corolla e le note tipografiche consentono di assegnare la legatura, al primo quarto del XVI secolo, eseguita a Roma. In evidenza il gusto veneziano come illustrano i fregi orientaleggianti e i tagli manoscritti a testimoniare la collocazione del volume a piatto nella teca.
Volume appartenuto a Ulisse Aldrovandi.