oro dei filosofi - cinabro e mercurio

Il mercurio (Hg), unico metallo liquido a temperatura ambiente, ha sempre esercitato un fascino particolare sugli alchimisti. Fluido e mobile, era considerato un costituente fondamentale di tutti i metalli e le sostanze minerali e quindi identificato con l'anima dei metalli. Di conseguenza gli alchimisti svilupparono varie tecniche per estrarre il mercurio dal suo minerale; fissare o congelare il mercurio in forma solida.

Il cinabro (HgS, solfuro di mercurio) si trova in natura come minerale di colore rosso, da cui il mercurio metallico può essere estratto. Viceversa, gli alchimisti antichi conoscevano anche diversi modi per prepararlo artificialmente, sia usando mercurio e zolfo, sia usando mercurio e minerali come realgar e orpimento (due solfuri di arsenico).

In BUB, Ms. 457, XXIV/1 vediamo una ricetta per preparare il cinabro: macinare due parti di mercurio con una di zolfo, quindi prendere la polvere macinata e metterla in un contenitore ben chiuso e resistente al fuoco, in cui cuocerla per alcune ore.

A questo punto, dopo aver macinato di nuovo, la polvere dovrebbe passare da un colore scuro come il ferro ad un rosso dorato (ξανθός, xanthos).

Nel nostro esperimento, dalla macinazione si è formata una polvere nera di metacinabro, che una volta scaldata a 300°C si è convertita a cinabro rosso anche senza dover macinare una seconda volta.