Pergamena; 245 x 180 mm; 205 ff.; sec. XIV; grafia sefardita quadrata dal tratto largo.
Contiene quasi esclusivamente testi di poemi liturgici o piyyuṭim; mancano la parte iniziale e diversi fascicoli tra il f. 6v. e il f. 7r, alcuni dei quali sono finiti nel ms. Modena, Biblioteca Estense Universitaria, ms. α.K.1.22 (catalogo di Bernheimer, 31), il quale è composto da quindici fogli che un tempo facevano tutt’uno con il nostro manoscritto e si concludono con il Salmo 117. Le prime sei carte contengono dodici disegni a penna che rappresentano: I: Aronne dietro a Mosè e la verga di questi trasformatasi in serpente, che ingoia le verghe dei maghi (f. 1r); II-XI: Le dieci piaghe d’Egitto (ff. 1v-6r); XII: il passaggio del Mar Rosso degli Ebrei incalzati dall’esercito del Faraone (f. 6v). I nomi dei personaggi e degli eventi sono scritti accanto a loro in grafia corsiva sefardita. Il manoscritto, posseduto nel Settecento da Ferdinando Ceppelli, fu portato a Parigi da Napoleone, come attesta il timbro della Bibliothèque Nationale, e ritornò a Bologna dopo la Restaurazione.