‘Ovadyah (Servadio) Sforno (Cesena, ca. 1470 – Bologna 1550), laureato in medicina a Ferrara nel 1501, fu dal 1524 o 1525 medico e rabbino a Bologna, dove a partire dal 1536 si dedicò a promuovere la stampa di libri ebraici sia come autore, sia come redattore e correttore. A Bologna nel 1537 pubblicò in ebraico il trattato Or ‘ammim (Luce dei popoli), il cui manoscritto è conservato presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, e la cui redazione latina curata dall’autore stesso è contenuta in questo volume, appartenuto al filosofo, medico, matematico e scienziato bolognese Ulisse Aldrovandi (1522-1605). Come recita il frontespizio, il trattato è «un’operetta pubblicata non molto tempo fa contro alcune opinioni dei filosofi aristotelici, dimostrando con argomenti cogenti la creazione e il mutamento dell’universo, l’attenzione divina per l’uomo e l’immortalità dell’anima, cose che essi vergognosamente ricusano, facendosi sonoramente beffe della religione».