La Biblioteca Universitaria di Bologna conserva una raccolta di risorse musicali ampia e composita.
I più antichi reperti musicali in dotazione sono manoscritti e incunaboli e provengono dall'avvicendarsi di varie, progressive donazioni.
Ben 1.346 sono i libretti editi tra il Cinquecento ed il Settecento, catalogati dal musicologo di fama internazionale Claudio Sartori nel corso del 1942, a cui si aggiungono quelli ottocenteschi.
A questi materiali si aggiunge una produzione librettistica che testimonia i generi in voga dagli inizi sino a tutta la seconda metà dell'Ottocento: operistica, melodramma, vaudeville.
Il primo registro d'ingresso redatto nella BUB a partire al 1886 evidenzia anche un afflusso costante di spartiti musicali attraverso donazioni o per mezzo del diritto di stampa ed afferenti a varie tipologie concertistiche e a differenti editori locali: Pizzi, Cocchi, Venturi, Comellini, ed altri.
La prima quantificazione ed identificazione degli spartiti fu effettuata su schede manoscritte da Rinaldo Sperati, che lavorò in BUB nel periodo compreso tra il 1886 e il 1895, al “Catalogo della Musica” aggiornato fino al 1923 e conservato in una caspula.
Obiettivo
L'obiettivo del progetto consiste nella digitalizzazione delle schede manoscritte e nella trascrizione delle informazioni che esse contengono. Le digitalizzazioni saranno fruibili da studiosi e appassionati sulle pagine del sito web.
Attività in corso
- Revisione delle schede manoscritte
- Digitalizzazione
- Trascrizione dei dati informativi contenuti nelle schede
Gruppo di lavoro
- Giacomo Nerozzi (Coordinatore)
- Francesca Fughelli
- Stefano Lollini