Collocazione: RARO B.62

Descrizione bibliografica

Dioscorides, Pedanius, Pedanii Dioscoridis Anarzabei De medica materia libri sex, Ioanne Ruellio Suessionensi interprete, postremum ab ipso Ruellio recogniti & suo nitori restituiti. His accessit, praeter pharmacorum simplicium catalogum, copiosus omnium ferè medelarum siue curationum index, Basileae : apud Mich. Ising : \Johann Bebel!, 1542, 173x114xmm.

Descrizione della legatura

Cuoio di capra bruno su quadranti in cartone decorato a secco e in oro. Cornice e specchio caratterizzate da motivi di gusto orientaleggiante; il nome dell’autore al centro del piatto anteriore, gli estremi del possessore a quello posteriore. Tracce di quattro lacci in tessuto. Capitelli muniti di anima circolare avvolta da fili in canapa e in seta verde. Cucitura su tre nervi alternati a quattro apparenti tratteggiati; minuta stella centrale a sei punte. Indorsatura, rimbocchi e carte di guardia (parzialmente) rifatti. Labbri muti. Tagli blu; al piede il nome dell’autore e il titolo dell’opera manoscritti. Stato di conservazione: mediocre - discreto. Materiale di copertura in parte scomparso lungo il dorso. Restauro opera dell’Istituto di patologia del libro, Roma, 1999.

Commento alla legatura

I fregi svasati accantonati esterni e la coppia di fregi orientaleggianti in testa e al piede della cartella, tra gli altri, la bibliografia e le note tipografiche inducono ad attribuire la manifattura della legatura al secondo quarto del XVI secolo, eseguita a Bologna dal legatore della Bibbia di Ulrich Fugger operante tra il 1533 e il 1550 circa. Almeno 15 le legature censite riferibili a questo atelier, inclusa quella in parola. Il limitato numero di esemplari fronteggia una serie inusitatamente ampia di fregi. I libri stampati all’estero sembrano dimostrare che si tratta di un libraio i cui maggiori proventi sono probabilmente assicurati da quest’attività. Il prestito o lo scambio di materiale con la più celebrata bottega bolognese di Pflug & Ebeleben circa ne testimonia i probabili vicendevoli buoni rapporti. In evidenza i tagli blu, le note manoscritte a testimoniare la collocazione del volume a piatto nella teca e il frontespizio. Volume appartenuto a Marcantonio Totila noto committente di produzioni bibliopegiche bolognesi (9 quelle accertate), Ulisse Aldrovandi, Lodovico Montefani Caprara e Fabiano Beninio aromatario bolognese in data 18 maggio 1590.