Collocazione: A.VI.B.II.18
Descrizione bibliografica
Pico della Mirandola (Francesco Maria), Il Vello d'Oro conquistato. Componimento Drammatico da rappresentarsi nel Regio Teatro del Buon-Ritiro festeggiandosi il felice giorno natalizio di sua Maestà Cattolica Ferdinando VI. Per comando di sua Mestà Cattolica la Regina Nostra Signora D. Maria Babara l'anno MDCCXLVIII. El Vellon de Oro Conquistado. Composicion dramatica para representarse en el Real Coliseo del Buen-Retiro festejandose el feliz dia natalicio de su Magestad Catholica el Rey nuestro Señor d. Fernando VI por orden de su Magestad Catholica la Reyna nuestra Señora Da. Maria Barbara. El año de MDCCXLVIII, 226x162x18 mm.
Descrizione della legatura
Cuoio di capra rosso su quadranti in cartone decorato in oro e a mosaico in colore verde. Cornice a filetto filigranato e continuo. Palmette, fronde mosse, rosette, gigli, fiorami, motivi ripresi lungo l’ampia cartella colorata circostanti le armi (90x50 mm) riferibili a Ferdinando VI (1746-1759). Fregio fitomorfo centrale negli scompartimenti del dorso. Capitelli assenti. Cucitura su cinque nervi rilevati, ciascuno evidenziato in testa e al piede da banda orizzontale di ornamenti stilizzati. Indorsatura realizzata tramite alette orizzontali cartacee. Labbri ornati con corolle stilizzate filigranate. Rimbocchi rifilati senza particolare cura. Carte di guardia in tessuto blu e bianche. Tagli dorati brillanti. Stato di conservazione: discreto. Bruniture al materiale di copertura, parzialmente scomparso in corrispondenza del mosaico.
Legatore
Sancha, Antonio de (XVIII secolo, Madrid)
Commento alla legatura
L’impianto ornamentale a mosaico, i caratteristici nastri intrecciati accantonati e le note tipografiche inducono ad attribuire la legatura alla metà del XVIII secolo, eseguita a Madrid da Antonio de Sancha vissuto tra il 1720 e il 1790 del quale questa Istituzione custodisce alcuni esemplari. In evidenza le carte di guardia in tessuto, i tagli dorati brillanti, la tavola calcocrafica. Volume donato dal bibl. Veggetti.
Antonio de Sancha
Sposa verso il 1745 Gertrudis Sanz, titolare di una bottega tipografica. Nel 1754 ricopre l’incarico di legatore presso la Real Academia de Historia, nel 1760 diventa legatore della Real Biblioteca, infine proprietario di legatoria dal 1773 fino alla scomparsa. Il figlio Gabriel nato il 18 marzo 1746, si reca a 14 anni a Parigi per apprendere il mestiere. Nominato nel 1766 legatore del re, lavora a partire dal 1773 anche in tipografia nella bottega del padre a Madrid piuttosto che nella legatoria. Il padre lo invia in Inghilterra, Francia e nei Paesi Bassi. Alla scomparsa del genitore nel 1790, la tipografia e gli attrezzi di legatoria gli competono. Il fratello più giovane Antonio collabora all’attività fino al 1797. L’influsso dei viaggi di Gabriel all’estero si manifestano nella sua opera. Lega à la Derome, imita Padeloup, Dubuisson e altri legatori parigini, mentre mutua dall’Inghilterra gli stilemi rococò e neoclassico dall’Inghilterra.