Collocazione: A.V.R.IX.6

Descrizione bibliografica

Pindarus, Pindarou Olympia. Pythia. Nemea. Isthmia. Meta exegeseos palaias pany ophelimou, kai scholion homoion, Impressi Romae : [Cornelio Benigno] : per Zachariam Calergi Cretensem (En Rome : para tous oikiois tou megaloprepois Augoustinou tou kioou entypotheisa ... analomasi ... Korneliou benignou ... : pono ... Zachariou kalliergou, 1515. menos augoustou, 13), 243x174x39 mm.

Descrizione della legatura

Cuoio di capra marrone oliva su quadranti in cartone decorato a secco e in oro. Coppia di cornici concentriche brunite arcuate alle estremità e nelle porzioni mediane; foglia d’edera negli angoli. Il nome dell’autore nella cartella tetralobata centrale al piatto anteriore, la Fortuna con vela a quello posteriore. Tracce di quattro coppie di lacci in seta verde. Capitelli in canapa e in seta verde e bianca. Cucitura su tre nervi rilevati. Indorsatura realizzata tramite alette cartacee. Rimbocchi discretamente rifilati. Carte di guardia bianche. Tagli blu. Stato di conservazione: discreto. Spellature al materiale di copertura dalla tonalità scolorita lungo il dorso. Angoli ricurvi.

Legatore

Vignetta, legatore alla (XVI secolo, Bologna)

Commento alla legatura

L’impianto ornamentale, i fregi e le note tipografiche consentono di assegnare la legatura al secondo quarto del XVI secolo, eseguita a Bologna dal legatore alla vignetta, attivo nel periodo 1525 circa - 1545. Mentre il legatore degli studenti tedeschi rifornisce principalmente gli studenti stranieri, questo artigiano è un libraio che provvede alla clientela italiana; colloca al centro del piatto anteriore entro una vignetta costituita da corolle bucate, analoga a quella del secondo legatore di Achille Bocchi, il titolo del volume, un Cupido oppure un cartiglio a quattro lobi ad esempio munito della Fortuna; è noto anche il secondo legatore alla Vignetta (1526 circa - 1529) che adotta un analogo impianto ornamentale, operante tuttavia su scala nettamente inferiore, dato che solo 6 sono i manufatti censiti. In evidenza i tagli blu. Volume assente in De Marinis 1960 e Hobson – Quaquarelli 1998.