Collocazione: A.V.N.III.25
Descrizione bibliografica
Tasso, Torquato <1544-1595>, La Gerusalemme liberata……, nouvelle édition, imprimée par Didot l’Aîné, sous la protection et par les ordres de Monsieur, 312x226x51 mm.
Descrizione della legatura
Cuoio rosso a grana lunga su quadranti in cartone decorato in oro. Copia di filetti concentrici. Ampia cartella caratterizzata da filetto arcuato negli angoli e nelle porzioni mediane laterali provviste di rosetta. Scompartimenti del dorso liscio delimitati da due bande orizzontali fiorite entro altrettante serie perlate. Nel secondo e quarto il titolo dell’opera e la partizione del volume; fogliame e fregio fitomorfo centrale in quelli residui. Capitelli munti di due anime in seta turchese. Cucitura su quattro nervi. Indorsatura realizzata tramite alette cartacee orizzontali. Labbri ornati con due filetti. Margini dei contropiatti provvisti di motivi stilizzati. Rimbocchi rifilati senza particolare cura. Carte di guardia marmorizzate policrome del genere caillouté e bianche. Tagli dorati brillanti. Stato di conservazione: mediocre. Bruniture e spellature al materiale di copertura. Piatto anteriore in fase di distacco.
Commento alla legatura
L’impianto ornamentale di gusto neoclassico, e i fregi inducono ad attribuire la legatura (giovanile?) all’ultimo quarto del XVIII secolo, eseguita a Londra da Christian Samuel Kalthoeber (1752-1819). In evidenza le carte di guardia marmorizzate policrome e i tagli dorati brillanti.
Christian Samuel Kalthoeber
Al pari di diversi compatrioti originari della regione di Hannover, si stabilisce a Londra verso la fine del Settecento, attratto dalla richiesta di lavoro in questo periodo, allorquando è costume per i gentiluomini costituire importanti biblioteche e provvedere alla legatura dei volumi interamente in cuoio di capra; in Germania i bibliofili si accontentano del materiale di copertura in vitello. Lavora con John Baumgartner per poi succedergli: entrambi realizzano manufatti di apprezzabile qualità. Sperimenta diverse tecniche legatori ali, uno stile personale imperniato sullo stile neoclassico che mutua i motivi dalle antiche Grecia e Roma e recupera l’arte di dipingere i tagli sottostante la doratura (fore- edge painting). Malgrado i concorrenti lo imitino, riesce a mantenere la posizione preminente, anche grazie al sostegno di Giorgio III, del celebre collezionista William Beckford e dell’imperatrice di tutte le Russie Caterina la Grande.
Dispone di un’importante bottega sita in Duchy Lane (1771-1782), il cui declino inizia tuttavia a partire dal 1802, tanto che è ripresa dal compagno Frederick Deschlein. Nel 1808 è costretto a lavorare in veste di legatore itinerante; si aggrega nell’aprile del medesimo anno alla Trade Society. Fino al 1814 opera nella legatoria del conte di Caumont, quindi con il libraio Otridge.