Collocazione: A.V.AA.XII.31 1-3

Descrizione bibliografica

Pro divo Carolo……Apologetici libri duo.., Romae : apud Nicetem Pistophilum, 1528, 213x148x37 mm.

Descrizione della legatura

Cuoio di capra marrone su assi lignee smussate ai contropiatti in corrispondenza dei tagli, decorato a secco. Filetti concentrici collegati agli angoli. Coppia di cornici caratterizzate da coppie di stelle entro cordami. Tracce di cinque borchie (quattro cantonali lanceolati congiuntamente a umbone quadrangolare) e di quattro fermagli, questi ultimi costituiti da altrettante bindelle in corame marrone inserite sotto il materiale di copertura assicurate a mezzo di due chiodi a testa piatta assicurati al piatto anteriore e da due paia di contrograffe in ottone inciso sotto forma di trapezio munito di bottone centrale cavo, ancorate tramite tre chiodi metallici a quello posteriore. Nel secondo scompartimento del dorso, etichetta membranacea con iscrizione manoscritta in parte scomparsa. Capitelli dall’anima in pelle allumata avvolta da fili in canapa e in seta rosa e verde (tracce) al piede. Cucitura su tre nervi in pelle allumata. Indorsatura realizzata tramite alette orizzontali cartacee. Rimbocchi rifilati senza particolare cura. Carte di guardia bianche. Tagli marmorizzati. Stato di conservazione: mediocre. Fiore del materiale di copertura dalla tonalità scolorita specie lungo il dorso, parzialmente scomparso. Piatto anteriore avulso dal blocco.

Legatore

S. Salvatore, primo legatore di (XVI secolo, Bologna)

Commento alla legatura

I fregi, la scritta dorata al piatto posteriore, i chiodi a testa piatta e la nota di possesso inducono ad assegnare la legatura (assente in letteratura) di recupero, come suggeriscono i valori negativi di unghiatura fino a mm al taglio di gola, al secondo quarto del XVI secolo, eseguita a Bologna dal primo legatore di S. Salvatore attivo nel periodo 1525 circa - 1555.

In evidenza il decoro comunque portato a termine per essere quindi parzialmente ricoperto dalle ferramenta, il colore originale del materiale di copertura in corrispondenza di quelle scomparse scomparse, i fermagli, la piastra metallica di aggancio cui era fissata la catena legata al pluteo, l’indorsatura realizzata tramite alette cartacee e il frontespizio illustrato.