Collocazione: A.M.P.VI.51

Descrizione bibliografica

Bossuet, Jacques Bénigne, Politique tirée des propres paroles de l'Ecriture-Sainte a monseigneur le Dauphin. Ouvrage posthume de messire Jacques Benigne Bossuet ..., A Paris : chez Pierre Cot imprimeur-libraire ordinaire de l'Academie Royale des Inscriptions & Médailles, rue du Foin, à la Minerve, 1709, 292x215x56 mm.

Descrizione della legatura

Cuoio di capra rosso su quadranti in cartone decorato in oro. Cornice all’antica centrata da cerchiello in punta d’angolo. Armi (95x73 mm) prelatizie entro sfondo ovale. Scompartimenti del dorso riquadrati. Nel secondo, il titolo dell’opera; grottesche e cerchielli pieni negli angoli e tre corolle stilizzate addossate centrale in quelli residui. Capitelli muniti di anima circolare avvolta da fili in lino verde, bianco e rosa. Cucitura su cinque nervi rilevati. Indorsatura realizzata tramite alette orizzontali. Labbri ornati a pizzo. Rimbocchi rifilati senza particolare cura. Carte di guardia marmorizzate policrome pettinate e bianche. Tagli dorati brillanti. Stato di conservazione: discreto. Bruniture e spellature al materiale di copertura.

Legatore

Boyet, Luc-Antoine (1684-1733, Parigi)

Commento alla legatura

I filetti all’antica, caratterizzati da tre filetti concentrici due dei quali ravvicinati, i fregi e le note tipografiche inducono ad attribuire la legatura al primo quarto del XVIII secolo eseguita in Francia, a Parigi in particolare, dal legatore Luc-Antoine Boyet attivo nel periodo 1684-1733. In evidenza le armi le carte di guardia marmorizzate policrome pettinate, i tagli dorati brillanti e l’antiporta.

 

Luc-Antoine Boyet

Nominato Maestro nel 1684, riveste la carica di legatore del re dal 1698 al 1733 quale successore di Claude Le Mire. In vita consegue una reputazione di tutto rispetto. Nel 1696, è citato come bibliopega del vescovo di Nîmes, Esprit Fléchier (1632-1710), mentre sulla base di testimonianze dei contemporanei, vanta nel primo terzo del Settecento, tutti i celebrati nomi della bibliofilia nascente tra i quali Charles-Jérôme de Cisternay Du Fay (1662-1723), il conte d'Hoym (1694-1736) o ancora l’abate Charles-Orléans de Rothelin (1691-1744).

La sua opera rimane tuttavia paradossalmente sconosciuta in assenza di documenti o di particolari sulle committenze da parte di questi personaggi; solo un minuzioso esame dei ferri presenti in queste legature consente per confronto con accertate sue realizzazioni, di identificarle caso per caso. I principali documenti archivistici riguardanti Boyet sono delle memorie relative ai lavori eseguiti per il re (1704-1707; 1711; 1722-1723; 1728-1729) e la contabilità dell’Imprimerie royale in cui compare sin dal 1714, quindi regolarmente tra il 1726 e il 1732; è ad esempio possibile attribuirgli tutta una serie di legature realizzate per degli esemplari di presentazione su testo Histoire des médailles de Louis XIV.