Collocazione: A.M.F.VII.4
Descrizione bibliografica
Assemani, Giuseppe Simonio, Italicae historiae scriptores ex Bibliothecae Vaticanae, aliarumque insignium bibliothecarum manuscriptis codicibus collegit & praefationibus, notisque illustravit Joseph Simonius Assemanus ... De rebus Neapolitanis et Siculis, ab anno Christi quingentesimo ad annum millesimum ducentesimum. Tomus 1. [-4], Romae : ex typographia Komarek, apud Angelum Rotilium, Linguarum Orientalium Typographum, 1751-1753; in particolare {Italicae historiae scriptores ex Bibliothecae Vaticanae, aliarumque insignium bibliothecarum manuscriptis codicibus collegit & praefationibus, notisque illustravit Joseph Simonius Assemanus ... De rebus Neapolitanis et Siculis, ab anno Christi quingentesimo ad annum millesimum ducentesimum. Tomus 1. [-4]} 2, 1751, 285x207x75 mm.
Descrizione della legatura
Cuoio di capra rosso su quadranti in cartone decorato in oro. Cornice caratterizzata da palmette svasate alternate a corolle stilizzate entro nastri. Margine interno dello specchio provvisto di archi sormontati da filetti filigranati, fogliami mossi, cerchielli pieni, corolle stilizzate, minute stelle a sei punte, tralicci. Armi riferibili al pontefice Benedetto XIV (1740-1758). Scompartimenti del dorso riquadrati. Nel secondo e terzo, il cognome dell’autore, il titolo dell’opera (entro il tassello in corame nero) e la partizione del volume; fregio a mensola e ghianda centrale in quella residua. Capitelli muniti di anima circolare avvolta da fili in seta rossa e azzurra. Cucitura su cinque nervi rilevati. Indorsatura realizzata tramite aletta verticale cartacea. Labbri ornati con fogliami. Rimbocchi discretamente rifilati. Contropiatti rivestiti da foglio in carta sbruffata rosa e bianca. Carte di guardia bianche. Tagli dorati e incisi. Stato di conservazione: discreto. Marginali spellature al materiale di copertura dalla tonalità scolorita lungo il dorso. Bruniture al piatto anteriore. Angoli ricurvi al piede.
Commento alla legatura
I fregi, i contropiatti sbruffati e le note tipografiche propongono di assegnare la legatura al terzo quarto del XVIII secolo, eseguita a Roma. In evidenza i tagli dorati brillanti incisi in testa e al piede in corrispondenza del dorso.