Il Codice Cospi (BUB, ms. 4093) è uno dei soli tredici manoscritti mesoamericani precoloniali oggi esistenti al mondo.
Datazione: XV-inizi XVI secolo.
Struttura: striscia di pelle di cervo (3640 mm x ca. 174-182 mm), ripiegata a leporello in modo da ottenere 20 pagine, interamente coperta da uno strato di gesso. Presenta coperte di pergamena europee. Il verso è ruotato di 180° rispetto al recto e si legge da destra verso sinistra [.pdf 181 KB].
Contenuto: il codice è suddiviso in quattro sezioni. Sul recto sono dipinti un tonalpohualli (ciclo divinatorio di 260 giorni) (pagg. 1-8), un Almanacco di Venere (pagg. 9-11) e la sezione dei Quattro Templi (pagg. 12-13). Sul verso compare un’unica sezione che indica disposizione e numero di offerte rituali (pagg. 21-31).
Storia: condotto a Bologna dal domenicano Domingo de Betanzos il 3 marzo del 1533, il manoscritto fu donato, il 26 dicembre del 1665, dal Conte Valerio Zani al Marchese Ferdinando Cospi. Da allora il manoscritto ha condiviso le vicende della collezione cospiana.
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