dal 01 FEBBRAIO 2019 al 01 MARZO 2019
Biblioteca Universitaria di Bologna
dalle 10:00 alle 16:00
Le parole sono pietre ma i libri sono fragili. Per cui ecco dodici millimetri di libri (pagine, dorsi, coste, morsi, angoli) consumati dal tempo e masticati dagli acari e dall’incuria. Le macrofotografie di Battaglini sui libri riguardano così la perdita e la rigenerazione della memoria scritta. E’ un progetto sull’ipovisione - quella dell’occhio dell’acaro/insetto - relativa alla distruzione dei libri danneggiati dal peso del tempo (perdita della memoria scritta, “Bookillers”), alla rigenerazione della stessa memoria nella serie “Un mare di pagine” dove i dettagli dei libri diventano orizzonti marini, e alle ferite della memoria mal conservata che richiamano le lacerazioni della natura (Gli Intoccabili/Untouchables Books). In “Bookillers” Battaglini alterna frammenti di angoli e pagine di libri di carta e digitali con una macro-visione delle lettere mangiate dagli acari, simbolo e metafora di ignoranza e mala-conservazione. In “Un mare di pagine” i macro-dettagli dei libri (12 mm) - sempre scattati su pagine, fogli, angoli, coste, dorsi e morsi di libri vecchi e usati – sfumano in mari, onde e orizzonti marini dove l’acqua è simbolo di una possibile rigenerazione della vecchia e consumata memoria scritta. Ne “Gli intoccabili/Untouchables Books” i dettagli dei libri richiamano ferite della natura e fessure rocciose. Per creare i suoi lavori Battaglini ha assemblato, cannibalizzandone altri, un obiettivo macro e basculabile che potesse coincidere con la visione dell’acaro che è ipovedente: un microcosmo a fuoco – il futuro e potenziale pasto - e il resto indefinito. E se il pasto dell’acaro richiama ironicamente l’attuale e diffuso oblio della memoria, lo sguardo sulle marine di carta resta visionario. Gli occhi focalizzano micro-dettagli e scivolano sul contesto liquidando ogni visione d’insieme. I contorni evaporano. Vagabondano. Restano tracce, sentieri indecisi, pensieri orfani.