Rotolo pergamenaceo; 72 x 1400 mm; 7 colonne per sezione; 21 linee; secc. XVII-XVIII; grafia italiana (con probabili influssi sefarditi). Proviene dalla Biblioteca del Convento di San Salvatore.
Megillat Ester. Il rotolo è scritto in grafia minuta e piuttosto rozza. I nomi che compongono la lista dei Persiani uccisi dagli Ebrei a Shushan (Est. 9,6-10) sono tracciati in un corpo tre volte più grande rispetto a quello in cui è steso il resto della megillah. Interventi di mano cristiana, come dimostra il fatto che è stato posseduto da frati bolognesi. Infatti, alla fine del rotolo, nella sezione agganciata all’unico perno ligneo tipico delle Megillot Ester, si legge la seguente annotazione secondo la quale il piccolo rotolo fu donato a Giovanni Aloysio Mingarelli, canonico regolare del convento di San Salvatore di Bologna, da Fra’ Pio Fabri canonico di Santa Maria Maggiore. Tutte le famiglie ebraiche possiedono almeno un piccolo rotolo di Ester, che viene letto nella festa di Purim, dove si narra lo scampato sterminio degli ebrei tentato dal malvagio consigliere Aman del re persiano Assuero.