Il fondo di Augusta Del Vecchio Veneziani venne donato alla Biblioteca Universitaria di Bologna dopo il 1955Fatto oggetto di una campagna di riordino nel 2006, comprende:

  • una raccolta di cartoline,
  • la tesi di laurea della signora Veneziani sul filosofo Angelo Camillo de Meis,
  • lettere inerenti al suo lavoro di ricerca. 

In questa sezione viene presentata la digitalizzazione della collezione di cartoline, organizzate per album numerati. Si tratta di carte postali provenienti da diverse aree geografiche, prevalentemente viaggiate e provviste di timbri, che ritraggono scorci urbani, paesaggi naturali, opere d’arte, persone e animali.

  • Referente: Francesca Fughelli
  • Digitalizzazione e metadatazione in collaborazione con: Denise Aliotta, Carlotta Maria Gigli, Chiara Greco, Nikolaos Katsivelakis, Simone Iusco, Carmen Stagnitti, Veronica Morrone.

 

Augusta Del Vecchio Veneziani

Augusta Del Vecchio nasce a Bologna il 19 giugno 1877. Di salute fragile, viene educata da maestri privati che le impartiscono lezioni di musica, pittura, lingua e letteratura francese; consegue, sempre privatamente, il diploma di maestra elementare superiore e successivamente la licenza ginnasiale, completando gli studi presso il liceo Galvani. Nel 1905 sposa il professor Arnoldo Veneziani.

Nel giugno del 1920 consegue la laurea in filosofia presso l'Università degli Studi di Bologna con una tesi dal titolo "La vita e l'opera di Angelo Camillo De Meis", edita da Zanichelli nel 1921, per la quale riceve anche il prestigioso premio Vittorio Emanuele II per la classe di Filosofia e lettere.

Nel 1922 si trasferisce a Roma, dove negli anni successivi continua ad occuparsi di filosofia e pubblica il saggio storico critico "Gaetano Negri. 1838-1902" (Roma, Formiggini, 1934), ottenendo un encomio solenne dall'Accademia d'Italia.

Muore a Roma il 21 settembre 1960 e viene sepolta nel cimitero della Certosa di Bologna dove, come si legge in una breve autobiografia scritta nel 1955 per il dottor Lino Agrifoglio, autore di un volume sul De Meis, "provvide la sua tomba".