dal 16 SETTEMBRE 2014 al 17 OTTOBRE 2014

Aula Magna della Biblioteca Universitaria di Bologna

Nell’anno in cui ArteLibro amplia i propri orizzonti diventando un Festival del Libro e della storia dell’Arte, la Biblioteca Universitaria di Bologna offre un contributo particolare, valorizzando un fondo di codici che si è rivelato in questi ultimi anni fonte di scoperte straordinarie: quello dei manoscritti ebraici.

Il pubblico potrà ammirare esemplari ricchi di miniature e parti testuali che formano disegni preziosi: squisite opere di un’arte raffinata, che ben si addicono a questa “edizione speciale” di ArteLibro. Fra i pezzi più preziosi spiccano esemplari di Bibbie membranacee dei secoli XIII e XIV; in particolare nel ms. 2198, che contiene il Pentateuco e gli Agiografi, parte della masorah magna si allarga sul bordo sinistro della pagina con micrografie che prendono fantasiosamente forme diverse – asce e uccelli – in altri casi la micrografia si trova sul margine inferiore della pagina con forme che vanno dai fiori penduli, alle infiorescenze e teste di animali fantastici. In mostra anche una delle Bibbie più antiche che la BUB conserva: un codice pergamenaceo di grande formato datato 1193 in grafia quadrata ashkenazita, proveniente come altri codici ebraici dal Convento di San Salvatore dove fu ammirato nel 1702 da Bernard de Montfaucon. Eccezionalmente verrà messo in mostra il Canone di medicina di Avicenna, famosissimo codice membranaceo del sec.XV, le cui sei grandi miniature, ancora oggi dall’interpretazione controversa, compaiono spesso nelle citazioni iconografiche di storia della medicina. Ma la BUB possiede anche un altro codice pergamenenaceo, il ms 2297 del sec. XIV, contenente solo la prima parte del Canone di Avicenna, ma che ha una  particolarità: contiene, all’interno di una cornice dorata, una miniatura in cui è raffigurato proprio il suo autore, Avicenna.

La descrizione dei preziosi undici pezzi della mostra potrebbe continuare, dal momento che ognuno di essi presenta qualche elemento di rarità, tanto che tutti furono scelti da Napoleone per essere trasferiti a Parigi per arricchire il patrimonio della Biblioteca Nazionale di Francia  e furono restituiti a Bologna solo dopo la Restaurazione, ma vi segnaliamo ancora una curiosità: un rotolo pergamenaceo, il rotolo di Ester,  databile fra il XVII e il XVIII Secolo, che contiene una strana annotazione in latino alla fine del testo, nella sezione agganciata all’unico perno ligneo. In essa l’abate  Giovanni Mingarelli dei Canonici regolari di San Salvatore di Bologna dichiara che il canonico di Santa Maria Maggiore Pio Fabri, che gli ha fatto dono del piccolo rotolo di Ester, lo ritiene “valde antiquum”, ma aggiunge: “ ego contra sentio”. Insomma  le dispute sull’antichità dei rotuli della Bibbia, non accadono solo ai giorni nostri!

Orari: lunedì-venerdì 10.00-18.00

  • sabato 9.30-13.00
  • domenica chiuso

sabato 20 settembre apertura straordinaria 9.30-18.00

ingresso gratuito