dal 12 APRILE 2007 al 12 MAGGIO 2007

Biblioteca Universitaria

In occasione della IX Settimana della Cultura, organizzata dal MIBAC dal 12 al 20 maggio 2007, la Mostra è prorogata al 20 maggio con le due APERTURE STRAORDINARIE di SABATO 19 MAGGIO DALLE ORE 10 ALLE 17 e  DOMENICA 20 MAGGIO DALLE 9.30 ALLE 13.30

La mitologica figura della dea Pomona è il simbolo del vasto patrimonio genetico delle specie da frutto coltivate. A partire dal XVI secolo, alle classiche "nature morte" si affiancano disegni, incisioni e dipinti caratterizzati da una prioritaria finalità documentaria della loro biodiversità. Ad Ulisse Aldrovandi, a Bartolomeo Bimbi, a Giovanni Battista Ferrari e a Giorgio Gallesio, si devono preziose testimonianze degli assortimenti varietali di agrumi, frutta e uve. Nel XIX secolo compaiono anche i modelli in gesso o cera prodotti dall'"Officina" granducale di Firenze e poi dalle infaticabili mani di Francesco Garnier Valletti. Nel XX secolo fotografie, litografie e quadricromie privilegiano le opere a stampa. Oggi la scienza dei Frutti ricorre alle analisi biochimiche e ai marcatori molecolari del DNA per studiare la biodiversità, ma nelle opere dei "Pittori botanici" contemporanei ritrova le suggestioni artistiche della Pomologia e dell'Ampelografia d'altri tempi. La mostra che l'Accademia Nazionale di Agricoltura dedica al ricordo della sua fondazione presenta una sintesi delle più significative tappe della tassonomia pomologica italiana nel corso degli ultimi cinque secoli.

 

Percorso espositivo

  1. L'Accademia Nazionale di Agricoltura. 
  2. Pomona: arte e mitologia. 
  3. Nel XVI secolo: i prodromi della Pomologia. 
  4. I frutti di Ulisse Aldrovandi. 
  5. Arte e scienza nel Giardino delle Esperidi. 
  6. La Pomona di Giorgio Gallesio. 
  7. I frutti del Granduca. 
  8. Gessi e cere al servizio di Pomona. 
  9. Due secoli di Ampelografia. 
  10. La scienza dei frutti nel XX secolo. 
  11. La Pomologia e l'Ampelografia alle soglie del terzo Millennio. 
  12. Arte Botanica e Pomologia.