Alberto Sordi con David Niven sul set del film «I due nemici». Latina, 9.7.1961

 I tre film «Tutti a casa» (L. Comencini, 1960), «I due nemici» (G. Hamilton, 1960) e «Una vita difficile» (D. Risi, 1961), seguono l’eccezionale successo de «La grande guerra» (M. Monicelli, 1959) e percorrono l’ideale filone dei personaggi interpretati da Sordi nei due conflitti mondiali.

Il ligio sottotenente Alberto Innocenzi di «Tutti a casa» si trova a dover percorrere l’intera Italia dopo aver abbandonato il reggimento, nello smarrimento dei giorni immediatamente successivi l’8 settembre 1943. Dopo esser scampato alle intenzioni del padre di arruolarlo nuovamente nelle fila della Repubblica di Salò, termina il suo viaggio aderendo alla Resistenza armata.

 L’ideale percorso storico che lega le vicende narrate da Comencini si unisce a quelle narrate da Risi e il personaggio del sottotenente Alberto Innocenzi si trasforma nel partigiano Silvio Magnozzi. Il film «Una vita difficile» s’interroga, sotto la chiave della commedia, sull’Italia del periodo bellico e postbellico: partendo dalla Resistenza, arrivando fino agli anni del boom economico.

«Sordi non ebbe esitazioni ad accettare quel ruolo e capì subito cosa avrebbe rappresentato. Se si era assunto il peso di tanti ruoli negativi, perché non tirar fuori dal suo personaggio l’altra faccia - e passare dalla «critica dell’italiano» al racconto dell’italiano migliore?» Goffredo Fofi (2004)

 Abissinia 1941: è l’incipit del film «I due nemici» in cui Sordi veste i panni del Capitano Vittorio Blasi nel contesto della guerra fra italiani e inglesi nel deserto etiopico. La pellicola gravita sui due protagonisti, il Capitano Blasi e il Maggiore Richardson interpretato da David Niven, e ne fissa i caratteri opposti: l’esuberante italiano e il flemmatico inglese. Il film è stato girato in gran parte nel deserto israeliano mentre a Itri, lungo la strada che porta al Santuario della Madonna della Civita, sono stati ambientati alcuni esterni di raccordo, in particolar modo la scena del cammino delle truppe avversarie verso Addis Abeba.

«Siamo arrivati ad Addis Abeba! Caro Maggiore lei non poteva scegliere strada migliore di questa! Sa, dove ci ha portato? Ad Addis Abeba! Ah, ah, ah... siamo lontanissimi dalle linee inglesi!» Il Capitano Vittorio Blasi al Maggiore Richardson in «I due nemici»