Ritrovamento del corpo dell'on. Aldo Moro in via Gaetani. Roma, 9.5.1978

 

Il 1978 è l’anno in cui le Br infliggono il colpo fatale al compromesso storico con il rapimento e l’uccisione dell’onorevole democristiano Aldo Moro. Moro, assieme al segretario comunista Enrico Berlinguer, è l'artefice del grande accordo tra le maggiori forze politiche Dc e Pci, in nome di due pesanti emergenze nazionali: la crisi economica e l’ondata inarrestabile di violenze.

Nel marzo del 1978, in concomitanza con il rapimento Moro, inizia a Torino il processo al nucleo storico delle Br, prima di allora rinviato due volte: nel 1976 dopo l’assassinio del procuratore generale Francesco Coco e nel 1977 dopo l’assassinio dell’avvocato Fulvio Croce. Il 9 marzo si compone la giuria dopo ben 134 defezioni.

I 55 giorni di prigionia di Moro, tra il 16 marzo giorno del rapimento e dell’uccisione dei 5 agenti della scorta in via Fani e il 9 maggio giorno del ritrovamento del corpo privo di vita in via Caetani, cambiano profondamente e indelebilmente la coscienza del paese.

Di fronte a tanto sangue versato in preda a un delirio ideologico, molti giovani maturano un sentimento di distacco dalla politica. Gruppi di estremisti però continuano a portare avanti le proprie istanze attraverso la lotta armata perpetuando crimini efferati anche negli anni seguenti, trascinando così la società in un clima di sgomento e paura sempre più profondo.