Periodici storici illustrati Cinema illustratoNei materiali che compongono il patrimonio bibliografico della Biblioteca Universitaria di Bologna, in un ruolo forse considerato troppo sommariamente marginale - schiacciato tra i giornali quotidiani da una parte e le riviste letterarie e scientifiche dall’altra - sono presenti i fondi dei periodici storici illustrati.

 

Che cosa sono i periodici storici illustrati

 

I periodici storici illustrati sono pubblicazioni a stampa, che nascono e si affermano nell’Italia postunitaria della seconda metà dell’Ottocento, sull’onda della diffusione iniziata nella prima metà del secolo, dall’Inghilterra verso il continente europeo, e precisamente verso Francia e Germania, dove compaiono già negli anni ’40 dell’Ottocento.

Come per altri artefatti dell’industria culturale che prendono piede in questo periodo storico (dallo spettacolo sportivo di massa al cinema), la diffusione di questi fenomeni nella realtà italiana è strutturalmente caratterizzata da uno sfasamento di alcuni decenni rispetto alle principali nazioni europee che, nel caso, per esempio, del cinema, si protrae sino a dopo la prima guerra mondiale.

Le riviste illustrate, nonostante alcuni tentativi pionieristici destinati ad abortire rapidamente, entrano a regime soltanto a fine Ottocento con pubblicazioni quali l’Illustrazione a Roma e la Nuova Illustrazione Universale a Milano, presso i fratelli Treves, che confluiranno dopo pochi anni dalla nascita nella Illustrazione Italiana (1875).

 

Disegnatori e illustratori delle riviste storiche illustrate

 

Con le riviste illustrate nascono nuove figure di artisti, disegnatori ed illustratori: celebre tra tutte quella di Achille Beltrame, che assumono un ruolo fondamentale nella realizzazione delle illustrazioni di copertina destinate ad assecondare e formare gusti e preferenze del pubblico pagante.

Da questa nicchia localizzata fuoriuscirà successivamente il ricco filone del disegno pubblicitario che approderà, negli esempi della stagione futurista, in esponenti quali Depero con le sue pubblicità del bitter Campari ed altri esempi ancora.  

Nel corso dei decenni successivi le tecniche di stampa delle illustrazioni utilizzate nei periodici illustrati subiranno trasformazioni: passeranno dalle soluzioni litografiche, calcografiche e xilografiche per poi arrivare alle tecniche fotografiche o fotolitografiche, in corrispondenza con la definitiva affermazione della fotografia.

 

I contenuti delle riviste storiche illustrate

 

Per quanto riguarda i contenuti delle riviste e i vari profili del pubblico cui queste sono destinate, ricorrono temi di interesse tipici per la classe media italiana postunitaria, quali la moda, lo sport, la cucina, il gusto per l’esotico avventuroso (sono gli anni delle nascenti aspirazioni coloniali italiane, dalle prime colonie sul Mar Rosso alla guerra di Libia) fino agli approfondimenti relativi agli eventi di attualità politica e culturale.

I contenuti sono, in ultima analisi, lo specchio degli interessi della parte alfabetizzata e in via di alfabetizzazione della società italiana dell’età crispina prima e giolittiana poi.

Una parte sociale destinata ad aumentare progressivamente di consistenza con il passare dei decenni, contemporaneamente alla trasformazione socioeconomica del paese che passa da una economia a prevalenza agricola ad una dominata in modo via via crescente dalle concentrazioni industriali che favoriranno la creazione di nuove entità sociali destinate ad un ruolo di peso sempre crescente nella vita del paese. 

 

Il progetto di digitalizzazione delle riviste storiche illustrate

 

Il progetto ha riguardato la catalogazione in OPAC delle riviste storiche illustrate del fondo e la successiva digitalizzazione e metadatazione delle copertine di tutti i numeri posseduti. 

  • Responsabile del progetto: Giacomo Nerozzi
  • Ideazione e catalogazione: Patrizia Fabbri 
  • Comunicazione online e social: Francesca Fughelli

In collaborazione con: Sara Giadone, Yauheni Lahunovich, Benedetta Sabina, Mia Schillaci