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01 FEBBRAIO 2019

dalle 16:00 alle 18:00

Il libro stampato e le sue lettere impresse rappresentarono il cardine della civiltà occidentale: dal momento del loro avvento, essi affiancarono e nel tempo quasi sostituirono la scrittura manoscritta e i suoi preziosi prodotti e resero, anche se ci sono voluti secoli, più democratico e fruibile il sapere. Ma non è mai stato solo un problema di diffusione della cultura: i tipi di metallo, nella loro qualità di oggetti, sono stati un supporto tecnologico duraturo, soppiantato certo da successivi sviluppi della materia ma insuperato nella forma perché perfettamente integrato con le modalità conoscitive della mente umana. In questo “gioco” di tecnologia-trasmissione-estetica risiede una delle più forti attrattive del carattere tipografico. Dalla Bibbia di Gutenberg alle sperimentazioni di William Morris, dalla tecnica già matura di Manuzio alle molte esperienze novecentesche, le lettere, la bellezza della pagina, l’architettura dell’armonia tra testo e spazio bianco consentono di ripercorrere una straordinaria avventura intellettuale che ha ancora un futuro.