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Se la biblioteca diventa un set

 

Cavi, luci e riflettori, microfoni, macchine digitali mai viste prima e poi un via vai frenetico di una troupe di oltre quaranta persone fra addetti ai lavori e comparse in costume, mentre fuori campo aiuto-registi, sceneggiatori, scenografo e  costumisti discutono di ogni particolare.
Questo era il set di Cento chiodi in ben due settimane e mezzo di riprese in Biblioteca. All’improvviso, però, il vocio anzi il caos apparente si tramutava in un silenzio irreale: al Ciak, motore, si gira del Maestro Ermanno Olmi tutto si fermava per “ascoltare il silenzio”. E’ proprio questa frase, spesso ripetuta da Olmi nei nostri incontri, che più mi ha colpito ed è il silenzio quasi religioso che ancora si riesce a percepire fra i libri dell’Aula Magna, quello che aveva convinto Olmi a scegliere la nostra Biblioteca. Cercava un luogo della cultura simbolo della tradizione del sapere, un luogo dove si respirasse una tale sacralità laica da richiedere la sua “distruzione” per rinascere a nuova vita, per riscoprire la semplicità assoluta, i valori più semplici.
Non svelerò qui né la trama del film che uscirà fra qualche mese e che speriamo di presentare con il Maestro nello stesso luogo dove sono state girate alcune delle scene-chiave per comprendere il significato profondo di questo film, né mostrerò le immagini clou che svelerebbero alcuni particolari: la mia è solo una testimonianza di affetto e di simpatia per il grande Maestro che voglio trasmettere agli amici della Biblioteca, perché la conoscenza di Olmi, la sua sensibilità, il suo enorme rispetto per questo luogo e per noi che lo abitiamo mi ha profondamente colpito e mi ha lasciato un tenerissimo ricordo.. Grazie, Maestro, anche a nome di tutti gli altri colleghi che hanno seguito, senza mai interrompere i servizi al pubblico, con curiosità ma con rispetto le varie fasi della lavorazione del film e… arrivederci a Bologna.

Biancastella Antonino

Olmi: "Crocifiggo il libri per ritrovare la conoscenza"
Il regista al lavoro nella Biblioteca Universitaria di Bologna
Da "Il Resto del Carlino"

Ermanno Olmi: "La biblioteca dei miei sogni"
Da "Il Resto del Carlino"