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La Torre libraria della Biblioteca Universitaria di Bologna : dalla sperimentazione all’efficienza ...

La  Torre  Libraria della Biblioteca  Universitaria di Bologna si  presenta  all’attenzione e all’uso del pubblico, in veste  di vero e proprio magazzino librario completamente meccanizzato, concepito nei primi anni 90’ ed attivato nel 1996; la sua singolarità  consiste  nell’essere un sistema di immagazzinamento e movimentazione di comuni merci, specificamente studiato per assolvere alla funzione di contenitore automatico per libri.
Esso sinora è l’unico esistente in Italia  e tra i pochi su scala  mondiale, a quanto a noi risulta, ad essere adeguato, nonostante la sua imponente capienza,  alla veicolazione in tempo reale dei testi ad uso di lettura e prestito.
Il primo  sistema del genere fu realizzato  in Europa nel 1985 , ed è quello di Bordeaux: sebbene anch’esso  sia riferito ad un utilizzo corrente da parte dell’utenza, il sistema francese realizza  una movimentazione adeguata ad un numero molto più limitato di volumi (circa 180.000 di contro agli oltre  650.00 previsti  ‘a carico pieno’ dalla torre bolognese, 450.000 dei quali sono già disponibili per il nostro pubblico ). 
Va  detto a tal proposito che negli Stati  Uniti l’utilizzo di strutture similari è ancora circoscritto, in funzione essenzialmente di deposito, a fondi di minor pregio , ovvero di più limitata consultazione, in quanto ascrivibili alla tipologia dei materiali cosiddetti ‘minori’.
L’importanza dell’ esperienza bolognese è confermata dunque dalla sua natura di vero e proprio ‘prototipo’ al servizio  della sostanziale necessità di concentrare e velocizzare tempi e spazi che connotano non solo la gestione  quotidiana della movimentazione libraria e del personale ad essa adibito, quanto anche il rinnovamento degli assetti architettonici e strutturali ad essa riferiti,  per il tramite dell’ ‘innesto’  nella nostra biblioteca di una nuova struttura a carattere insieme statico e dinamico, di cui è utile fornire rapidamente le caratteristiche essenziali.
La  configurazione  volumetrica acquisita dalla Torre libraria in rapporto alla cella in muratura che la contorna per un totale di  3378 metri cubi (corrispondenti a 13200 metri lineari dell’ipotetica scaffalatura di una biblioteca tradizionale),  è data in: 17, 94 metri di larghezza, 8,14 metri di profondità e 23,13 metri di altezza in cui sono ricavati ben  5508 vani per l’alloggiamento dei cassetti metallici. La movimentazione del sistema della BU, assume infatti come unita’ di carico, semplici contenitori metallici per i  testi,  entrambi regolarmente  identificati   da un bar-code.
Il circuito elettromeccanico si avvale per il prelievo di questi cassetti,  del lavoro di 4 trasloelevatori (in funzione di veri e proprì...commessi... ‘commessi’ automatici)   che  corrono su 4 rotaie portanti (2 superiori e 2 inferiori), muniti di protesi’ mobili  per il prelievo ed il reinserimento dei cassetti stessi.Queste brevi  note tecniche sul funzionamento del servizio, esemplificano anche l’importanza della recente  fase di transizione che ha visto    la messa in cantiere di ulteriori modifiche e soluzioni funzionali del sistema,  giunte a significativo raffinamento teorico-pratico, nel corso del 2004.
Tali soluzioni   hanno consentito, a seguito del progressivo invecchiamento dell’impianto,  di porre mano al suo ripristino, restituendo una apprezzabile  linearità del ciclo di erogazione  del sistema nel suo insieme.

Si è proceduto in sostanza, oltre che allo snellimento e razionalizzazione  delle meccaniche di movimento, anche e soprattutto alla semplificazione del quadro comandi ad uso degli addetti, nonchè alla riscrittura di molta parte del software di gestione proprio della torre libraria, per limitarne, in termini ‘fisiologici’  gli eventuali  blocchi ed anomalie.
Si è inoltre  proceduto , sotto il profilo dell’interfacciamento informatico della Torre con il sistema di collegamento alle postazioni dei terminali in uso al pubblico, al rinnovo sostanziale del quadro hardware (UGM-Server), per il tramite dell’acquisizione di moduli estremamente potenti, affidabili e durevoli, capaci pertanto di supportare programmi adattati a forme di ‘patneraggio’ flessibili e sollecite, tali da produrre le seguenti  migliorie:

a) Inoltro diretto ed istantaneo della richiesta dalla postazione utenza  e conseguente, ‘sincronica’ attivazione del magazzino automatizzato, previa:
a 1) visualizzazione dei dati bibliografici in tempo reale, unitamente all’immediato censimento della effettiva disponibilità del posseduto e dello stato di avanzamento della richiesta inoltrata;
a 2) messa in opera degli alert che , in caso di guasto inibiscono la disponibilità al prelievo, con conseguente messa in attesa o delle richieste inoltrate o inibizione completa delle richieste sino a risoluzione del fall out;

b) segnalazione da parte del sistema della posizione dei volumi non solo ‘interni’ alla Torre, ma anche  di quelli collocati con diversa segnatura;

c) parallela introduzione di una nuova modalità operativa assunta  in forma di collocazione dinamica dei testi , che consente l’ azzeramento dell’ eventuale arretrato  riferito alla ricollocazione dei volumi, e la velocizzazione dell’inserimento in torre sia del pregresso che delle nuove accessioni, con l’effetto ultimo di una circuitazione   più spedita e ‘mirata’ dei cassetti.

Il complesso delle modifiche apportate ha prodotto dunque, due evidenze significative: oltre al ripianamento sostanziale del sistema integrato di movimentazione  , va segnalato  il  livello crescente della produttività del lavoro complessivamente messo in campo dagli addetti, legato    all’ accresciuta efficacia e speditezza della gestione.
Tali risultati, mostrano esplicitamente, nonostante le difficoltà connesse ad una organizzazione del lavoro articolata sulle turnazioni di un organico competente ma assai ridotto, l’ ulteriore complessivo avanzamento ed intensificazione dei parametri  di efficienza  dei vari servizi e settori della BU; esso si deve per molta parte, proprio al ciclo inedito inaugurato dal nuovo sistema d’interrogazione e di prelievo dei testi , a conferma della  centralità insostituibile del nostra biblioteca  nell’ambito universitario.    

Michele Catarinella