Viaggio nel viaggio
"La vera soddisfazione sta nella fatica del viaggio e non nella meta da raggiungere"
(R. L. Stevenson)
Le parole dello scrittore scozzese Robert Louis Stevenson possono descrivere la vita di numerosi esploratori italiani che con successo portarono a termine molti dei loro viaggi intorno al mondo.
Parole che racchiudono anche il senso della mostra, sponsorizzata dall'Istituto Italiano di Cultura e organizzata da Robin Healey alla Thomas Fisher Rare Book Library (Università di Toronto): Hopeful Travelers : Italian Explorers, Missionaries, Merchants and Adventurers, from the Middle Ages to Modern Times.
La biblioteca è una delle più importanti in tutto il Nord America per i libri ed i manoscritti rari; aperta nella sede attuale nel 1973 è dedicata a Thomas Fisher (1792-1874) che si stabilì nel Canada settentrionale, arrivando dallo Yorkshire, nel 1821.
I documenti e le mappe esposte permettono di approfondire la conoscenza delle imprese di esploratori, viaggiatori e pionieri italiani dal XIII al XX secolo. Il loro contributo è stato determinante nel processo di definizione di nuovi equilibri, non solo attraverso la scoperta di continenti sconosciuti, ma anche con l'apertura di nuovi rapporti commerciali e politici tra il medio e l'estremo Oriente, l'Europa, l'Africa e le Americhe. I loro racconti erano spesso scritti di prima mano o, in alternativa, dettati ad amanuensi dopo il rientro in patria. Pur non essendo tutti sostenuti da prove concrete, costituiscono testimonianze storiche di grande valore documentale.
Si parte con uno dei più famosi: Marco Polo, mercante veneziano che, con il padre Nicolò e lo zio Maffeo, fu tra i primi occidentali ad arrivare in Cina. In Asia Minore transitò anche Odorico da Pordenone, sacerdote dell'ordine francescano che lasciò il proprio paese per visitare Cina e India. In esposizione: oltre a Ramusio che disegnò la mappa dell'Africa, alcune lettere e altri documenti originali di Cristoforo Colombo, la vita e i carteggi di Amerigo Vespucci raccolti e illustrati dall'abate e bibliotecario Angelo Maria Bandini.
Il viaggio nel viaggio ci accompagna dai manoscritti di Antonio Pigafetta e Giovanni da Verrazzano (che eplorò tutta la costa atlantica degli Stati Uniti, compresa la baia di New York) alla mappa del mondo disegnata nel 1584 da Matteo Ricci con legenda e annotazioni in lingua cinese.
Come molti gesuiti, Francesco Giuseppe Bressani missionario in Canada, fu catturato e torturato sulla strada per il Quebec; nei secoli seguenti apprezziamo la rigorosa attitudine scientifica del missionario Ippolito Desideri nel comprendere la lingua e le concezioni filosofico-religiose del Tibet, appassionati di archeologia egiziana (Giovanni Battista Belzoni) e indomiti ricercatori delle sorgenti del Mississippi (Giacomo Costantino Beltrami). Concludono l'itinerario nel XX secolo, Luigi Amedeo di Savoia duca degli Abruzzi avventuratosi oltre che in Somalia anche verso l'Alaska, e infine Umberto Nobile nella mitica tenda rossa nel Mare Glaciale Artico.
La mostra prosegue su un altro piano della Biblioteca, quello delle mappe: la Carta di Alberto Cantino sulle scoperte portoghesi e la mappa di Martin Waldseemuller del 1507 che per prima riporta il nome "America". E ancora: letteratura, poesie, drammi e racconti. Spiccano quelli su Cristoforo Colombo di Washington Irving, del musicista Alberto Franchetti, Dario Fo con "Johan Padan e la descoverta de le Americhe". Fino al 27 aprile.
www.library.utoronto.ca/fisher
"Abbiamo lasciato la terra e ci siamo imbarcati sulla nave. Abbiamo tagliato i ponti alle nostre spalle - e non è tutto! Guardati innanzi! Ai tuoi fianchi c'è l'oceano: è vero non sempre muggisce, talvolta la sua distesa è come seta e oro e trasognamento della bontà. Ma verranno momenti in cui saprai che è infinito e che non c'è niente di più spaventevole dell'infinito". (F. Nietzsche)
Franca Antonucci.