Un diario dal fronte
Ad un'asta di Sotheby's tenutasi a Roma la Biblioteca Universitaria di Bologna ha acquistato un diario della Prima Guerra mondiale redatto dal capitano di artiglieria Arminio Enrichi, torinese, studente all'accademia militare di Modena e destinato al fronte del Carso dal maggio 1915.
Il "Piccolo Giornale" (così lo intitola l'autore), che va ad arricchire il già consistente fondo dedicato alla Grande Guerra posseduto dalla BUB, inizia l'1 aprile 1916 e si conclude il 13 novembre del 1918; vi si trovano perciò descritte tutte le varie fasi della guerra, culminanti nella disastrosa ritirata di Caporetto del 1917, nella successiva resistenza lungo il Piave e nella "grande battaglia" finale che segnò la sconfitta austriaca. Nel diario sono spesso inseriti schemi e disegni che illustrano le postazioni della linea italiana e di quella austriaca, i collegamenti telefonici, gli alloggiamenti da preparare per i pezzi di artiglieria, il funzionamento di armi nemiche (granate, bombe a mano), l'impianto di trincee. Alla narrazione delle vicende personali sono alternate dissertazioni di tipo tecnico, copie dei proclami inviati alle truppe dal re e dai generali, intercettazioni di conversazioni telefoniche o di lettere nemiche, racconti di prigionieri.
Il manoscritto è completato da una raccolta di circa 1000 fotografie, la maggior parte con didascalie dello stesso Enrichi, che ripercorrono le vicende narrate nel diario. Alle immagini del fronte (trincee, appostamenti e osservatori, pezzi di artiglieria, spostamenti dei pezzi, donne friulane che con le gerle in spalla portano rifornimenti ai soldati) si alternano le foto dei centri abitati e dei danni provocati dai bombardamenti. Accanto alle immagini di commilitoni, colonnelli e generali si trovano quelle del re e del Duca d'Aosta in visita alle truppe; in un'istantanea compare anche il giornalista Luigi Barzini nel corso di un servizio dal fronte.
Rita De Tata